Per l'Arte nova
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Le città di vita, quelle che conservano le più grandi cose credute morte, Venezia, Roma e Firenze, dopo tante offese dell'età presente, sembrano indulgere alla nova indagine. La quarta Esposizione Veneziana, la notizia sembra ornai certa, officerà all'arte nova; e possiamo sin d'ora immaginare qualche sala, quella di Milano per esempio, abbellita da quei mobili barbari che già ammirammo a Torino, in modo che essi comporranno un tutto armonico con l'arte pura a simiglianza di antichi tempi.
Gli artisti di Roma si sono forse già adunati nella sala dell'Associazione artistica internazionale per discutere dell'arte nova. È da augurare che la vittoria degli innovatori assurga alla massima efficacia risvegliatrice, e che possano fiorire per l'Urbe miracolosamente tutti i fiori dello stile.
O Giacomo Boni, scolare di Ruskin, tu sei stato un precursore con la flora dei monumenti! Tutte le vecchie colonne avranno i fiori speciosi che il mondo riconoscente invierà per offerta all'antica dominatrice.
A Firenze Vittorio Pica, il premiato autor di cataloghi, invitato dalla Società delle Belle Arti, ha tentato una conferenza sull'arte nova.
Disgraziatamente il gran pubblico non è accorso, e nessun elogio più noioso e stucchevole (una necrologia?) poteva aspettarsi lo stil novo.
Mi piace ricordare l'augurio per Venezia e per la prossima completa vittoria dell' arte nova italiana.
Nel chiudere la tediosa enumerazicne il critico ha sentito il bisogno di attaccarsi a qualche cosa di certo che dovrebbe sostenerlo dinanzi alla comune morale degli uomini, e cosi ha enunciata la verità del Critico.
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